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APRILE 2004

      Personaggi
        Un eccezionale servizio dedicato alla città dal grande fotografo scomparso da qualche mese
     Quando Newton fotografò Montecatini

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Luca de Simone

Pochi ricordano che Montecatini, tra le sue molte fortune, ha avuto anche quella di essere fotografata, quasi come si trattasse di una splendida donna, da Helmut Newton, il grande fotografo recentemente scomparso in un tragico incidente stradale. Newton realizzò uno splendido servizio nelle sale del «Grand Hotel & La Pace», nel 1990, in occasione del lancio dei prodotti cosmetici della linea «Principessa Borghese».
L'artista , per i suoi scatti nelle sale dell'hotel e nello stabilimento Tettuccio, si ipirò al film «Bruciante segreto», con Klaus Maria Brandauer e Faye Dunaway. Oggi restano testimonianze eccezionali di uno dei più grandi fotografi del mondo.
Newton è morto a 83 anni, essendo nato a Berlino, il 31 ottobre del 1920, da genitori australiani. Ha vissuto e lavorato prevalentemente tra Parigi, New York e Montecarlo. E' stato un collaboratore delle più famose riviste internazionali. Può essere definito uno più grandi fotografi di moda del mondo, e ha interpretato in maniera originale l'erotismo e la seduzione femminile. Le sue foto di sapore cinematografico, restano sempre attuali e efficaci, inoltre riesce sempre a darle una composizione nuova e originale.
Il grande artista ha usato tutti gli apparecchi e tutte le tecniche disponibili, ma il tocco più importante è determinato dall'uso di modelle sofisticate e seducenti, a volte piccanti a volte sentimentali.
Nel 1936 entrò nell'atelier della fotografa più nota del tempo Else Simon, conosciuta con il nome d'arte di YVA, che si trovava nella Schlüter Strasse, in un palazzo oggi trasformato in albergo. «È stato uno dei periodi piú felici della mia vita - ricordava - era l'estate delle olimpiadi, quelle riprese da Leni Riefenstahl». Il ragazzo andava a nuotare nell'Halensee, uno dei tanti laghi di Berlino. In una sua foto con l'autoscatto nello stabilimento balneare, lo vediamo fra tre ragazze che se lo mangiano con gli occhi. Ma nel cartello alle loro spalle si legge "Hunden und Juden verboten", vietato ai cani e agli ebrei. Helmut rischia il carcere per una nuotata.
Newton torna in Europa nel '58, a Parigi sposa la collega June, ed ha un rapido successo, le sue foto appaiono sulle riviste di moda piú prestigiose, e su Time, Stern, Paris Match. Lo stile è inconfondibile, come le modelle. Virago alte e minacciose, dai corpi da statua, nudi o adorni di particolari feticistici, tacchi a spillo, grandi cappelli, un frustino, o una calza nera. E si attira gli attacchi delle femministe, come Alice Schwarzer che lo denuncia per pornografia. Ma le donne ritratte sono vittime, donne oggetto, o piuttosto delle dee? E la vittima è chi osserva?
Newton viene assolto. Chi desidera farsi scattare un ritratto da lui deve pagare fino a 40mila euro. Le dive si spogliano volentieri per il suo obiettivo. «La parte piú sexy di una donna è la caviglia", spiegò in un'intervista a Playboy.
Le sue foto sono esposte alle Neue National Galerie di Berlino, il museo creato da Van der Rohe per i capolavori del XX secolo. Le foto di Newton come le tele di Picasso. Sono esposte 350 sue opere, una raccolta delle belle, dei ricchi e dei potenti che si sono affidati al suo obiettivo.
Le sue immagini sono sempre andate oltre la realtà, tanto è vero che come fotografo di cronaca ebbe poca fortuna.

 

 

 

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